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Intorno a piazza Navona

PASSEGGIATE ROMANE – DINTORNI DI PIAZZA NAVONA

 

La chiesa di San Giacomo degli Spagnoli (l’interno è rimaneggiato) venne realizzata da Bernardo Rossellino in occasione del Giubileo del 1450. Ha un affaccio su piazza Navona, realizzato nel 1500 per volontà di papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia, nato in Spagna, che aveva ben 4 figli riconosciuti). L’altro ingresso si trova su corso Rinascimento, il cui nome prima del fascismo era via della Sapienza, per la vicinanza con S.Ivo. Attraversata la chiesa, dall’altro ingresso, si esce su corso Rinascimento.

 

L’apertura di questa via fu prevista dal Piano Regolatore del 1931 con lo scopo di collegare il rione Prati al rione Trastevere, con un percorso che prevedeva lo sventramento del centro fino a ponte Sisto. Fortunatamente il progetto non fu mai realizzato, se non nella sua parte iniziale! L’originaria sistemazione della via, come si vede nella pianta del Nolli, vedeva due edifici allungati, che individuavano uno slargo davanti a palazzo Madama, ora sede del Senato ma allora sede romana della famiglia Medici. Il palazzo venne abitato da Margherita D’Austria, la “Madama“, per un certo periodo è stato sede della Polizia di Stato, che a Roma viene chiamata appunto “Madama”.

La demolizione dell’antico tracciato sinuoso iniziò il 21 aprile 1936, con il Duce armato di piccone, antichi edifici seicenteschi e settecenteschi furono così distrutti per sempre.

 

Quasi di fronte all’uscita della chiesa si trova la splendida S.Ivo alla Sapienza. La chiesa sorge all’interno del cortile del Palazzo della Sapienza, sede dell’antica Università di Roma, nata nel 1431, per volontà di papa Leone X in sostituzione della sede originaria, che dal 1303 era in Trastevere.

I lavori di costruzione procedevano a rilento e sotto il pontificato di Urbano VIII Barberini fu Francesco Borromini a portare a termine il complesso, che comprende la splendida lanterna, con una cuspide a spirale che termina in una fiamma, sopra la quale, in ferro battuto, vi sono una sfera, la croce e la colomba dello Spirito Santo con il ramoscello d’ulivo nel becco.

La spirale, visibile anche dalla retrostante piazza sant’Eustachio, raccoglie dall’alto la conoscenza che da Dio si diffonde su questa terra. L’emblema araldico di casa Barberini, l’ape, si ripete ovunque nella chiesa: la pianta ha la forma di un’ape,e la spirale della lanterna è anche il pungiglione dell’ape barberiniana.

 

Se si procede verso il fiume, dopo palazzo Madama, si gira a destra su via del Salvatore e si arriva in piazza San Luigi dei Francesi, con la omonima chiesa. La piazza, prima della costruzione della chiesa, era denominata “piazza Saponara”, dai fabbricanti di sapone che si erano stabiliti in questa zona. Nel 1478 papa Sisto IV donò alla Colonia Francese di Roma una parrocchia dedicata a S.Luigi, venerato in Francia. Sulla facciata sono presenti nicchie con statue di Carlo Magno e di S.Luigi. All’interno, tra le numerose opere d’arte, i capolavori di Caravaggio, realizzati a cavallo del 1600, la “Vocazione di S.Matteo”, “S.Matteo e l’Angelo” ed il “Martirio di S.Matteo”, che rappresentano il momento più alto della sua produzione, in cui raggiunge il suo massimo intento realistico.

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