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PASSEGGIATE ROMANE – Un pò del rione Monti

Ci troviamo in largo Magnanapoli, ai piedi della torre delle Milizie, all’ingresso del Rione I Monti, il cui stemma riporta tre colli, Esquilino, Viminale e Quirinale, che insieme formavano il rione più grande del tempo. Per questo motivo il Caporione di Monti, che si chiamava Priore, era il capo di tutti gli altri. Dal ‘400 fino alla fine del potere temporale, il Priore, insieme a tre Conservatori, coadiuvava il Papa nel governo della città di Roma.

 

Questo privilegio suscitava gelosie negli altri rioni, soprattutto nei Trasteverini, scatenando frequenti risse e sassaiole; il sonetto dei Monticiani diceva: “Noi semo de li Monti, e che volete? A quattordici a bajocco le cortellate e pugni in faccia quanti ne volete!“.

Nel VII/VIII secolo i Bizantini realizzarono qui una cittadella, luogo di raduno delle milizie (da cui Torre delle Milizie, all’epoca alta 68 metri). La cittadella, con un nome germanico medievale, si chiamava Bannum. Poichè era nuova il nome diventava “Bannum Neapolis“, nuova cittadella. Il nome, per corruzione fonetica, è diventato Bagnanapoli e poi Magnanapoli.

Dalla piazza inizia via Panisperna, il cui nome sembra derivare da “panis et perna”, pane e prosciutto, che i frati della chiesa di san Lorenzo che qui si trova davano ai poveri nel ‘700. 

 

 

Su questa via “i ragazzi di via Panisperna” studiarono la prima reazione nucleare che consentì la costruzione della bomba atomica, che tanto orrore ha portato all’umanità.

Imboccando la via a destra, la Salita del Grillo, si arriva alla torre che, con un arco, si raccorda al palazzo del Grillo, che nel 1600 diventò proprietà dell’omonima famiglia.

 

Il fianco sinistro della via, che corrisponde ad un tracciato romano, conserva un edificio databile al secolo XIII, che faceva parte del cosiddetto “Castello Caetani“, nel quale furono incluse anche la Torre

delle Milizie e la Torre del Grillo. L’edificio, situato sopra i Mercati di Traiano, un tempo costituiva il Monastero di S.Caterina da Siena a Monte Magnanapoli. Prima della Insula romana Il marchese Onofrio, che Mario Monicelli immaginò protagonista del film interpretato da Alberto Sordi, si trasferì dall’originaria Fabriano a Roma, presso lo zio Bernardo ricco e avaro quanto lui era eccentrico.presenti i resti di un’insula romana; il complesso si Torre del Grillo sono trova all’interno dell’area archeologica dei Mercati di Traiano, ma costituisce un settore indipendente.

Insula romana

Il marchese Onofrio, che Mario Monicelli immaginò protagonista del film interpretato da Alberto Sordi, si trasferì dall’originaria Fabriano a Roma, presso lo zio Bernardo ricco e avaro quanto lui era eccentrico. 

Alla morte dello zio, Onofrio ereditò il patrimonio che riuscì a dilapidare in poco tempo.

Si sa che il marchese si divertiva a sconvolgere con i suoi scherzi il placido vivere di Roma, spesso ai danni di gente potente, o superba, acquiescente o privilegiata, o verso gli ebrei, secondo la leggendaria antipatia del Marchese del Grillo per “li giudèi“.

Quando uno di loro, riconoscibile dal copricapo, passava nella via sottostante, il marchese lanciava sassi in testa al passante. Il Papa lo redarguì e gli impose di scagliare loro della frutta. Il marchese obbedì e da allora lanciò delle pigne.

A Roma si diceva: “Salutiamo il guerriero del Grillo che gli ebrei a pignate pigliò”. La famiglia si estinse alla fine dell’Ottocento e il palazzo diventò De Robilant nell’800, e nel dopoguerra ospitò Renato Guttuso, morto nel 1987. Ora nel palazzo c’è un museo a lui dedicato. 

 
 

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